Numerazione denti

Numerazione denti: come funziona e perché viene utilizzata dai dentisti

I dentisti e i vari professionisti in ambito odontoiatrico adottano un sistema di numerazione dei denti definito, al fine di identificare con certezza e precisione ogni elemento dentario, scongiurando ogni possibile equivoco.
L’adozione di un sistema di numerazione dei denti codificato permette di standardizzare il modo di “chiamare” i denti. Identificare ogni dente con un numero consente di localizzarne con precisione la posizione all’interno della bocca, associando tale codice alla sua funzione e al suo nome.
In questo articolo approfondiremo quali sono i nomi dei denti e come funziona la numerazione dei denti, secondo i vari sistemi di numerazione.

Denti: quanti e quali sono

In totale, nella bocca di una persona vi sono 32 denti, ossia 16 nell’arcata inferiore e altri 16 nell’arcata superiore. L’osso che supporta la parte superiore dei denti si chiama “mascella”, mentre la “mandibola” è l’osso che raccoglie i denti inferiori.
Riguardo alla numerazione dei denti, i 16 denti presenti in ogni arcata si dividono in: 

  • 4 incisivi;
  • 4 premolari;
  • 2 canini;
  • 6 molari, compresi i denti del giudizio. 


Le differenze tra queste quattro tipologie di denti sono dovute alla diversa forma e alla funzione specifica che assolvono.

Il sistema di numerazione dei denti

Il sistema di numerazione dei denti permette a tecnici e dentisti di individuare i singoli denti tramite un linguaggio ben preciso e riconosciuto a livello universale. 

In Italia il più diffuso è il sistema FDI. Questo sistema consiste nel ripartire la bocca in quattro aree, ovvero due sezioni per arcata. Nello specifico:

  • arcata superiore destra, che è indicata con il numero 1;
  • l’arcata superiore sinistra, che è indicata con il numero 2;
  • arcata inferiore di sinistra, che è indicata con il numero 3;
  • l’arcata inferiore destra, che è indicata con il numero 4. 

Ogni arcata ha 8 denti che vengono numerati da 1 a 8 a partire dal primo, fino all’ultimo molare. Dunque, se, per esempio, il dentista indica il numero 38, sarebbe “3” – “8”: identifica l’arcata inferiore sinistra con il numero 3, mentre l’8 è l’ultimo dente, ovvero il terzo molare.

Perché esiste la numerazione dei denti

La numerazione dei denti esiste per consentire ai dentisti di identificare in maniera unica e universale la posizione dei denti ai quale ci si riferisce, quando è necessario intraprendere un trattamento di cura, di qualunque genere.
A causa della complessità della dentizione umana, questa modalità di numerazione dei denti si è rivelata la più efficiente e funzionale, sia per i pazienti, sia per i professionisti del settore.

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