Agenesia dentale: cos’è, sintomi, cause e come combatterla
Hai notato la mancanza di un dente, o più di uno, fin dalla nascita? Potresti soffrire di agenesia dentale, ossia l’assenza congenita di uno o più denti, fino ad arrivare alla totale assenza di denti.
L’agenesia è una patologia abbastanza diffusa, che risulta, tuttavia, risolvibile grazie a trattamenti implantologici e/o ortodontici, da valutare con apposita visita specialistica, in base alle specifiche esigenze, caso per caso.
Ma che cos’è l’agenesia dentale, singola o multipla, e come può intervenire il dentista?
In questo articolo risponderemo ai dubbi più comuni sull’argomento.
Quali tipi di agenesia esistono?
L’agenesia dentale è la mancanza congenita di uno o più denti. Si può riferire a un singolo dente, caso nel quale viene chiamata agenesia singola, oppure può essere multipla, se coinvolge più denti. Se riguarda l’intera dentatura, prende il nome di anodontia.
L’agenesia è una patologia che risulta impossibile da trattare senza l’aiuto di un esperto. Pertanto, risulta necessario rivolgersi a professionisti in campo odontoiatrico, che accerteranno la presenza di agenesia dopo una radiografia ortopanoramica, che andrà a evidenziare l’effettiva mancanza del dente. Scopriamo insieme quali sono le cause di questo disturbo.
Cos’è l’agenesia dentale
Come anticipato, l’agenesia dentale definisce la mancanza di un dente fin dalla nascita. Esistono tre tipologie di agenesia dentale:
- parziale, che colpisce circa il 6% delle persone e si riferisce all’assenza da 1 a 6 denti;
- multipla (od oligodonzia), riguarda l’assenza di più di 6 denti;
- totale (o ablastodonzia), ossia l’assenza della dentatura permanente.
L’agenesia è spesso associata ad altri problemi generali di carattere medico.
Agenesia dentale: che cosa comporta?
I disagi connessi all’agenesia dentale possono essere di carattere psicologico e sociale, poiché spesso creano nei soggetti che ne soffrono imbarazzo nel mostrarsi in pubblico, parlare e sorridere liberamente.
Vi sono, inoltre, conseguenze sul piano strutturale, come, ad esempio, problemi di malocclusione e conseguente difficoltà masticatoria. Ciò è dovuto al fatto che i denti in prossimità di quelli mancanti tendono a occupare lo spazio vuoto.
Un’altra conseguenza della mancanza di denti è il rischio di carie dentali elevato, in quanto può risultare più difficile pulire i denti sovrapposti tra loro.
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Agenesia dentale nei bambini: come e quando intervenire?
L’agenesia può colpire anche i bambini. Un ritardo nell’eruzione dei denti sotto quelli da latte può rivelare precocemente una mancanza congenita di denti permanenti nel bambino.
In questi casi, l’età in cui ci si accorge di questo disturbo va dai 6 ai 10 anni, nel momento in cui i denti da latte non cadono, in quanto non sono spinti da quelli permanenti al di sotto.
Per intervenire con prontezza, è opportuno sottoporre il bambino a visita ortodontica precoce, così da affrontare con massima efficacia e serenità il trattamento più indicato, suggerito dal dentista.
Per approfondire, leggi il nostro articolo dedicato alla prima visita dentistica per bambini.
Come curare l’agenesia dentale
Per curare l’agenesia dentale si possono seguire diverse strade, a seconda di quella che è la causa che ha generato questo problema, dell’età del paziente e della gravità della patologia. Le soluzioni per trattare l’agenesia dentale possono richiedere un trattamento ortodontico, il ricorso a impianti dentali, oppure una combinazione di terapia ortodontica e implantologica.
In tutti i casi, è necessario rivolgersi al dentista per poter diagnosticare quali sono le motivazioni del disturbo e il miglior trattamento indicato in base al caso specifico.
In genere, il trattamento ortodontico come soluzione alla mancanza di denti congenita è indicato per la mancanza di molari o premolari, ossia denti posizionati in zone poco visibili.
Attraverso un apparecchio ortodontico fisso, oppure un sistema di ortodonzia invisibile, i denti saranno riallineati lungo l’arcata, risolvendo i problemi di malocclusione e masticazione.
Un’altra tipologia di trattamento dell’agenesia dentale è l’inserimento di impianti dentali, che vanno a colmare il vuoto dei denti mancanti.
Prima di procedere all’intervento, è fondamentale valutare la qualità di gengiva e osso e il caso specifico, che varia da soggetto a soggetto.
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