Quando sentiamo parlare di “sbiancamento” si fa riferimento ad una procedura che permette di migliorare il colore dei denti. Tale procedura, come dice il nome stesso, deve essere effettuata da un professionista, quindi dall’odontoiatra o da un’igienista dentale. Sono queste le figure di riferimento e come per l’igiene professionale, deve essere eseguito secondo un preciso protocollo di applicazione.

In questo periodo dell’anno, l’estate è alle porte e sale il desiderio di un sorriso più bianco, quindi è questo il periodo in cui lo sbiancamento dentale diventa un vero protagonista.

Quanto dura uno sbiancamento professionale? 

L’utilizzo di prodotti professionali consente che esso possa avere una durata di circa un anno. Ma questa è una previsione soggettiva, in quanto poi dipende da paziente a paziente. Im particolar modo la durata dello sbiancamento professionale dipende dalle “cattive abitudini” del paziente, in relazione a cibi, bevande e molto altro. Dipende anche dal sottoporsi o meno, periodicamente ad una seduta di igiene professionale. Per quanto riguarda invece il tempo necessario per effettuare il trattamento, per una seduta di sbiancamento professionale occorrono dai quaranta ai sessanta minuti.

Perché sottoporsi allo sbiancamento professionale? Se utilizzo altri metodi ottengo lo stesso risultato?

Da qualche anno a questa parte sono molto in voga gel sbiancanti, mascherine low-cost e altri metodi “fai-da-te”, senza il raggiungimento di un risultato efficiente. Tutti questi metodi infatti mostrano risultati, ma solo apparentemente, inoltre se utilizzati con frequenza, possono danneggiare la struttura dei denti in quanto vanno a rimuovere solo lo strato superficiale del dente. L’unica tecnica quindi di sbiancamento sicura è quella eseguita da un professionista.